Dove andare per un drink di qualità . Ma se all’ora dell’aperitivo siete alla ricerca di un posto più defilato, tranquillo e intimo, la Bottigliera Bulloni potrebbe fare al caso vostro.
Qui non si va nè per sostituire l’aperitivo alla cena (i piattini di accompagnamento sono quelli dell’ante happy-hour, per intenderci) nè per trovare chupiti a due euro. Al termine di una giornata di lavoro, prima di rientrare a casa, capita di sentire il bisogno di un ambiente più rilassato e ‘sincero’ dove sedersi al tavolo, bere un buon bicchiere di vino e fare due chiacchiere senza bisogno di alzare di due toni la voce. Scoprite anche la classifica delle 10 enoteche a Milano per l’aperitivo, 3 locali carini per l’aperitivo in centro a Milano, 10 locali a Milano per bere in gruppo e 5 posti per l’aperitivo con il cane.
Dal 1933, anno di apertura, in questa bottiglieria storica si va, appunto, per comprare (o stappare) una bottiglia, di cui gli scaffali ai muri sono pieni. Ma da cinque anni si va, anche, per l’aperitivo. Di quelli vecchio stile, con il cameriere che porta qualche stuzzichino al tavolo. E si va, soprattutto per lo spritz, uno dei migliori in città.
Se è vero che preferisco il less al more, soprattutto se per ‘more’ si intendono orde di affamati che prendono con le mani quintali di patatine, comunque sugli stuzzichini si potrebbe lavorare ancora (cetriolini, olive, qualche tartina e patatine, seppur di buona qualità, certi giorni potrebbero non bastare), nonostante la possibilità di ordinare taglieri di formaggio e salumi.
Da bere, tutto è speciale. A partire dallo spritz, davvero buonissimo, passando per la ‘bullonata’, specialità del luogo a metà tra campari e aperol per finire sui prosecchi e sugli champagne.
Un’altra ottima idea potrebbe essere quella di dare uno sguardo alle pareti, e scegliere una delle tante etichette a disposizione, a coprire all’incirca tutta la Penisola. Tra i vini più richiesti, quelli della cantina Terlano dell’Alto Adige e di Livio Felluga, Friuli.
La Bottiglieria Bulloni si trova decisamente fuori dalle coordinate del caos, nel quartiere super residenziale tra il parco Solari e corso Vercelli. Un buon motivo per fare due passi dalla metro rossa di Conciliazione e da quella verde di Sant’Agostino o per scendere in corsa dal tram 19 che ferma in piazzale Aquileia, proprio davanti all’enoteca.
Gli arredi, qui, sono rimasti quelli degli anni 30. A partire dalla maiolica dietro al bancone, un’opera d’arte di Enrico Prampolini, che firma anche le lampade del locale, tutto legno. Nel complesso, sembra un po’ di stare a Parigi e che il tempo, per un attimo, si sia fermato. Complice anche la clientela davvero varia per genere ed età: le donne, però, chiacchierano fitte fitte ai tavolini, mentre gli uomini si fermano al bancone per quattro chiacchiere e un buon bicchiere.
L’immagine del locale è tutta qui: nessuna brama di ‘moda’, ma l’intenzione di conservare il proprio passato glorioso anche sotto la nuova proprietà e con i cambiamenti della società, che sembrano imporre a tutti i costi musica martellante e cibo a volontà.
Ma qui no: sedetevi a uno dei tavolini in legno, date uno sguardo fuori e godetevi finalmente un po’ di relax.
Per un aperitivo si spendono dai 3 euro fino ai 10 euro per uno champagne. Un prosecco è sui 4, uno spritz viene 6 euro. Il prezzo, sicuramente, è quello giusto.
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