Non ci vuole certo un esperto per capire che la moda dei giapponesi ‘contaminati’ (giapponesi-brasiliani, giapponesi-tex mex, giapponesi-e un’altracosa) è definitivamente esplosa. Bomaki è arrivato già da un anno e mezzo in città, aggiungendosi, di fatto, a Temakinho,
Mi sembrava giunto il momento di dare la chance di sorprendermi anche a questo locale a fianco al meraviglioso Arco della Pace. E come una donna indecisa tra due amanti diversi, mi sono ritrovata inevitabilmente a tessere paragoni – la mia specialità.
Tra tutti i maki provati – in carta alla sera ce ne sono di ben trentuno tipi diversi, ciascuno di otto pezzi – quelli che mi hanno più colpito sono stati quelli a base di capesante, serviti con salsa ponzu, salsa spicy e tobiko.
Buoni anche quelli con il salmone kimchee, una dadolata di salmone marinato in salsa kimchee, gambero in tempura e avocado.
Ho trovato, invece, meno convincenti gli uramaki che, in teoria, andavano serviti quanto meno tiepidi all’interno, e che invece mi sono arrivati freddi: peccato, perché il piatto di roll con gamberi, nachos, avocado, jalapenos e salsa cheddar prometteva benissimo.
Per dovere di cronaca abbiamo provato anche uno dei pochi diversivi in carta, il burrito: una tortilla di farina farcita, a scelta, con tartare di salmone, pollo alla griglia o picanha grigliata. Buono, ma anche questo caso una scaldatina in più l’avrei gradita (o magari, semplicemente, un’uscita dalla cucina più celere).
Pollici su, invece, per la cheesecake al mango e per i cocktail.
Ottima la caipirinha al mango e il mojito sake, con cui pasteggiare è un vero piacere!
A pochi passi dall’Arco della Pace, trovo che Bomaki sia uno dei locali meglio riusciti della zona. È molto spazioso, ben illuminato, colorato e molto piacevole da vivere.
La clientela è quella di corso Sempione: abbastanza trendy ed elegante, ma il locale è talmente spazioso che dei vicini quasi non ce ne si accorge. Lo gestissi io, abbasserei di qualche decibel la musica, ma ormai il silenzio nei ristoranti pare essere merce rara.
Senza stramangiare, ma con all’attivo almeno un cocktail, il conto si attesta sulla quarantina di euro a testa. Una cifra che mi è parsa un po’ alta rispetto alla qualità offerta: ma sarà che, appena uscita, il primo pensiero è andato al salmao gustoso di Temakinho. A voi è successa la stessa cosa o è colpa della mia predisposizione ai paragoni?
Corso Sempione 10, Milano
02 33603346. Consigliata la prenotazione.
Aperto tutti i giorni (12:30-15:00 e 19:30-00:30 con apertura prolungata all’una venerdì e sabato sera)
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