Quando arrivate in libreria non sapete mai cosa scegliere? Avete voglia di iniziare un nuovo romanzo? Ecco una lista di 10 libri bellissimi che, secondo me, andrebbero letti almeno una volta nella vita!
Non importa se amate il tennis, né se provate dell’interesse nei confronti dell'”Andre Agassi celebrità”. Open racconta, in prima battuta, la storia di un essere umano alle prese con un’esistenza estenuante, l’odio viscerale per il suo lavoro e un talento eccezionale. Quando lo finirete vi ritroverete a vedere tutti i video di Agassi su Youtube, anche se prima non ve ne poteva importare di meno. La penna, poi, è quella del premio Pulitzer J.R. Moehringer, di cui vi consiglio praticamente tutta la bibliografia, da Il Bar delle Grandi Speranze a Pieno Giorno.
Carrère è senza dubbio uno dei miei scrittori viventi preferiti e L’Avversario ne è una delle ‘prove’ migliori. Ispirato alle vicende reali di Jean-Claude Romand, quest’opera ne ripercorre l’esistenza apparentemente normale fino a un’orribile svolta. Non svelerò di più, ma non potrete rimanere che a bocca aperta sia davanti alla bravura di Carrère che all’assurdità della vicenda. Per chi non crede mai a niente.
Walter Tobagi è morto nel 1980, assassinato sotto casa da una semisconosciuta formazione terrorista. A ricordarne la storia è la figlia Benedetta, che con delicatezza racconta la vita del giornalista del Corriere della Sera, tra pubblico e privato. A mio parere, si tratta di uno dei romanzi italiani migliori in assoluto. Se vi piace la storia, poi, non potrete non amarlo.
L’esordio di Dave Eggers è un romanzo di natura autobiografica che racconta di due fratelli rimasti orfani che insieme affrontano la vita alternando momenti di leggerezza a difficoltà. Si ride tanto e si riflette insieme, grazie a una prosa audace e a una buona dose di cinismo.
Nick Hornby è un autore inglese che certamente non ha bisogno di presentazioni: i suoi libri sono tutti, senza eccezioni, spassosi e brillanti, e vi consiglio di farvi una cultura in merito nel caso non l’abbiate. Una delle sue opere che più ho apprezzato, senza dubbio, è stata “Non buttiamoci giù”, la storia di quattro sconosciuti che la notte di San Silvestro si incontrano sulla cima di un palazzo londinese con l’intenzione comune di suicidarsi. Nonostante le premesse, questo libro mi ha fatto ridere come pochi altri e mi ha lasciato parecchia positività addosso.
Un esordio potente, quello di Richard Mason, che si è fatto conoscere al pubblico all’età di soli 22 anni con un romanzo che ebbe un grande successo. La storia di Anime alla deriva è una storia d’amore con un epilogo impensato, anche per lo stesso protagonista, un uomo settantenne che ripercorre a ritroso il senso di quanto accaduto. Gelosia e inganni fanno il resto. Da leggere.
Per chi vuole essere madre e per chi non si immagina con un figlio. Per chi c’è riuscita ‘al primo giro’ e per chi ancora ci sta provando. Questo romanzo di Margaret Mazzantini parlerà a tante di voi, e lo farà senza troppi complimenti: non credo di aver mai pianto così tanto leggendo. Un’altra avvertenza: vi verrà voglia di partire subito per Sarajevo.
Ormai lo sapete: sono di parte. Di Haruki Murakami leggerei anche la lista della spesa, e vi avevo già consigliato 5 suoi libri che secondo me non possono mancare sui vostri scaffali. Dovessi scegliere un’opera da cui iniziare, vi direi “L’uccello che girava le viti del mondo”. Non solo perché è il mio romanzo preferito in assoluto di questo autore giapponese, ma anche perché racchiude tutta la sua poetica. Preparatevi a una storia di gatti, scomparse e personaggi assurdi. E poi leggete tutti gli altri.
Un libro visionario, surreale e insieme completamente attaccato alla realtà: la seconda opera di Safran Foer, uscita nel 2005, racconta gli attacchi terroristici dell’11 settembre con la voce di un bambino, che nelle Torri Gemelle perde il padre. Da qui si snoda un racconto di misteri, incontri e vita, “più spaventosa della morte”. Un libro dolce-amaro che ricordo ancora oggi, a quasi 15 anni, con estremo affetto e rispetto.
Da molti considerato uno dei più grandi romanzi della letteratura americana di questi anni, “Il Poter del cane” è un ‘mattone’ sui generis: al contrario di molti altri romanzi sottili e a dispetto delle sue 700 pagine, scorre via senza che nemmeno ve ne accorgiate. La storia è quella della guerra al narcotraffico, tra droga, dollari e politica che si scontrano col ‘sogno americano”. Un titolo imprescindibile per gli amanti del genere noir, ma anche per tutti gli altri: ad Art Keller, infatti, continuerete a pensare anche molto dopo aver concluso l’ultima pagina (per chi lo ha amato c’è anche un seguito, che si chiama Il Cartello).
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