5 mostre a Milano da visitare assolutamente a luglio

Di Carlotta Coppo

“Luglio si veste di novembre se non arrivi tu”, cantava Riccardo Del Turco nel 1969…e noi il vestito di novembre lo abbiamo già indossato tutto giugno, quindi speriamo non sia così e che finalmente l’estate si palesi. E se sarà rovente, al massimo, cercheremo momentaneo refrigerio in gallerie d’arte e musei, visitando qualche bella mostra. Sì, ma quale?
Si va da moda e gioielleria alla fotografia di design, dal ritratto fotografico di uno dei maestri del secolo scorso alla personale di un’artista milanese, e fino a una galleria – nascosta in una viuzza di cui tanti di voi, ne siamo certi, pur trovandosi in pieno centro non sono mai passati – con le opere di un artista comasco che all’interno dello spazio ha ricreato porzioni del proprio studio. Eccovi, quindi, 5 mostre a Milano da visitare a luglio!

5 MOSTRE A MILANO DA NON PERDERE A LUGLIO

SWAROVSKI – MASTERS OF LIGHT FROM VIENNA TO MILAN

📍Palazzo Citterio | fino al 14 luglio 2024
🎟️ ingresso libero su prenotazione

Apriamo la nostra rassegna di mostre a Milano da visitare a luglio, con quella (gratuita!) che celebra il brand Swarovski e il suo savoir-faire a Palazzo Citterio, fresco fresco di restauro. Già esposta lo scorso autunno a Shanghai, Masters of Light racconta la storia del celebre marchio partendo dalle origini, ovvero dal 1895, quando Daniel Swarovski – dopo aver inventato la prima rettificatrice elettrica al mondo per pietre preziose – decise di fondare l’omonima azienda a conduzione familiare a Vienna.

La mostra inizia con un variopinto corridoio luminoso che permette di conoscere la storia e l’evoluzione di Swarovski, e continua con alcuni spazi dedicati a una selezione di meravigliosi capi creati coi famosi cristalli. In seguito si accede ad altre due stanze: la prima – una sorta di laboratorio-atelier – mette in luce l’estrema versatilità dei cristalli, sia in termini di utilizzo che di forme e dimensioni; la seconda, nella quale ci si sente un po’ all’interno di una navicella spaziale, è dedicata alla gioielleria del marchio.

A chiudere la mostra è infine la sezione incentrata alle icone pop che hanno indossato in scena o sul red carpet abiti e costumi ‘semplicemente’ impreziositi o totalmente disseminati di cristalli, come il famoso abito-lampadario firmato da Moschino e indossato Kate Perry al Met Gala del 2019. Che dire? Sbrilluccicante

ATELIER DU PEINTRE – PICCOLA ANTOLOGIA DI COLORI, PERSONE, OPERE E OMISSIONI

📍Galleria Gaburro | fino al 15 settembre 2024
🎟️ ingresso libero

Girare per mostre a Milano è anche un’opportunità per conoscere meglio la città, scoprendone vie e angoli di cui si era all’oscuro. Via Cerva, per esempio, è una piacevolissima stradina silenziosa e priva di traffico in pieno centro, che forse ignoravate ma che vale la pena conoscere. Al suo civico 25 ha casa Galleria Gaburro.

Qui è in corso l’esposizione Atelier du peintre dell’artista comasco Marco Cingolani. Nello spazio, oltre a essere esposte grandi tele, disegni e diorama realizzati durante i tanti anni di attività artistica, Cingolani ha ricreato in maniera esatta porzioni dello studio dove solitamente lavora. Attraverso oggetti e colori, mensole e piante, tavolozze, arredi e strumenti vari che circondano l’ambiente in cui solitamente lavora, insomma, Cingolani racconta di sé, rendendo accessibile al pubblico uno spazio solitamente privato, in cui le opere prendono forma, senza però doverne aprire realmente le porte. Dobbiamo dire che a noi questa trovata è piaciuta parecchio. 

BALLO&BALLO – FOTOGRAFIA E DESIGN A MILANO 1956-2005

📍Castello Sforzesco | fino al 3 novembre 2024
🎟️ ingresso: intero 8€, ridotto 6€

Un’altra mostra a Milano che vi suggeriamo di visitare a luglio è quella dedicata allo Studio Ballo+Ballo, fondato nel 1956 dalla coppia – nelle vita e nel lavoro – di fotografi di design Aldo Ballo e Mariarosa Toscani. Creatività, maestria e innovazione vengono raccontate per mezzo di un centinaio di fotografie e oggetti di design concessi in prestito per l’occasione dall’ADI Design Museum (oggetti originali appartenuti ai coniugi Ballo; riviste d’epoca con cui i due hanno collaborato; videoinstallazioni di Studio Azzurro che mostrano i processi fotografici e la costruzione degli allestimenti in studio e alcune video-interviste a celebri designer e collaboratori, che si intervallano in un racconto corale),

Nello studio-laboratorio dei due fotografi, insomma, non ci si limitava a scattare: con estrema professionalità e saper fare si formavano apprendisti e assistenti, si creavano connessioni, si stampava e ci si inventava soluzioni innovative, senza le facilitazioni offerte dalla tecnologia digitale. Insomma: uno straordinario racconto multimediale di un’eccellenza nazionale

PHILIPPE HALSMAN – LAMPO DI GENIO

📍Palazzo Reale | fino al 1 settembre 2024
🎟️ ingresso: intero 15€, ridotto 13€

Avete presente la famosissima fotografia in cui Salvador Dalì viene immortalato mentre salta con il pennello in mano, mentre tre gatti neri vengono investiti da una secchiata d’acqua? Ebbene: quello scatto del 1946, riuscito dopo più di venti tentativi, è frutto del sodalizio artistico che legò il celeberrimo artista spagnolo al fotografo di origine lettone Philippe Halsman.

Ed è proprio a quest’ultimo che Palazzo Reale dedica la bella retrospettiva Lampo di genio, per la quale sono state raccolte un centinaio di immagini (prevalentemente in bianco e nero ma anche a colori) di vario formato, provenienti dall’Archivio Halsman di New York (dove il fotografo si trasferì negli anni 40, durante la guerra). Divi e dive del cinema, comici, musicisti, sportivi, scrittori, politici e artisti: Halsman ha ritratto i personaggi più noti della cultura e dello spettacolo del Novecento con grande ironia, riuscendo a coglierne il carisma.

LILIANA MORO – ANDANTE CON MOTO

📍PAC | fino al 15 settembre 2024
🎟️
ingresso: intero 8€, ridotto da 6,50 a 4€

Concludiamo la nostra rassegna sulle mostre da visitare a Milano a luglio con una personale d’arte contemporanea: quella dedicata all’artista milanese Liliana Moro (1961). Questa esposizione mette in risalto un aspetto distintivo della ricerca artistica negli anni 80 di Moro: l’uso del suono, definito come “materia immateriale” nelle sue opere.

Prima ancora di entrare nelle sale espositive, i visitatori sono accolti dall’opera Senza fine (2010), in cui Moro ha montato in loop venticinque versioni della celebre canzone Bella Ciao. Il tema del suono prosegue all’interno della mostra con installazioni come Le nomadi (2023), dove una serie di zaini “parla” attraverso voci femminili trasmesse da casse interne.

Non tutte le opere, però, coinvolgono il suono. Tra queste, citiamo La passeggiata (1988): una lunga serie di pattini a rotelle privi di lacci e legati fra loro da catene, dunque totalmente inutili e incapaci di muoversi in modo autonomo. 

Sei appassionato di arte e cultura? Dai un’occhiata alla nostra sezione dedicata!

Ci sono altre mostre che hai visitato e ci consigli? Vuoi rimanere sempre aggiornato sulle novità a Milano? Segui la nostra pagina Instagram e iscriviti alla nostra newsletter con un sacco di altri spunti ogni settimana!  

CERCA NELLA MAPPA

Potrebbe interessarti anche

Lascia un commento