Ristoranti a Milano: 10 indirizzi che abbiamo provato questo mese

Di Redazione

Un ramen bar che è molto di più e dove tornare è sempre un piacere, una vineria con cucina e una pizzeria gourmet (con una pizza a tre cotture spaziale!), ma anche un posto in cui le uova sono protagoniste, un locale di cucina iraniana e un altro da gustare “a morsi”. Tra conferme, scoperte e “incontri tanto attesi”, ecco i nostri racconti sui ristoranti a Milano provati a luglio!

10 RISTORANTI A MILANO CHE ABBIAMO PROVATO DI RECENTE

AI FIORI BLU

enoteca con cucina |📍Dateo
💰€€

Questa vineria con cucina aperta di recente è già sulla bocca di tutti; motivo per cui, atteso giusto il tempo di un adeguato rodaggio, siamo andati con grande curiosità a provarla anche noi, una domenica a pranzo. Il locale è piuttosto piccolo e grazioso; semplice ma fortemente caratterizzato dalla graniglia scelta per i pavimenti e la parte inferiore delle pareti e dotato di un cortiletto interno, con tavoli per gruppi di massimo quattro persone, carino ma un po’ trascurato, sicuramente migliorabile. 

A piacerci davvero tanto, però, sono state le cose fondamentali: cibo – in primis -, vino e servizio. La carta si compone di piatti più easy e facili da condividere, con cui iniziare il pasto o fare un aperitivo, e altri più strutturati. Della prima categoria abbiamo assaggiato le ottime alici fritte maritate e le saporite polpette, per poi continuare condividendo una buona parte delle proposte in lista e due fuori menu: agretti con piselli e aioli; lingua con patate al sidro e bagnetto verde (eccezionale veramente); cotoletta in carpione con limoni e sedano (carpione purtroppo non pervenuto); fettuccine mela, porri e senape (molto delicati); tortelli di mortadella, bergamotto e sambuco (da standing ovation); gnocchi di ricotta con le cozze (altro piatto squisito) e porchetta con zucchine trombetta e arance (applausi!).
Ad annaffiare il tutto sono state due ottime bottiglie di Fiano macerato: Zagreo della cantina Cacciagalli prima e Sancho Panza di cantina Il Tufiello a seguire. 

Ci è piaciuto tutto e anche parecchio; peccato che…siano sempre i prezzi a lasciare un po’ di amaro in bocca. I piatti elencati sono tanti, certo, ma essendo stati divisi in cinque corrispondono a due portate a persona, per un conto finale di 44€ a testa. Una cifra nella norma, insomma, per il genere di posto, ma a queste norme è sempre difficile abituarsi.

VARRONE PIZZA

pizzeria gourmet |📍De Angeli
💰€

Celeberrimo per la sua carne e l’atmosfera posh del suo primo locale in zona Corso Como, Varrone è approdato da pochi mesi in De Angeli, questa volta con la sua personale interpretazione della pizza gourmet. Il locale, con diverse sale e ben 90 posti a sedere, è un tripudio di rosso acceso, che a nostro parere non riesce però a ‘scaldare’ un ambiente che ricorda più quello di una elegante e asettica lounge aeroportuale.

A farci distrarre, però, arriva subito quello che si rivelerà il piatto della serata: la pizza in tre cotture (prima al vapore, poi fritta e infine ripassata al forno) con salsa di pomodoro cotto con burro e formaggio, stracciatella e pesto di Prà. Deliziosa. La dividiamo come entrèe della nostra cena di redazione, per poi assaggiare diverse tipi di pizze dal menu: tra le migliori, una Marinara veramente notevole (grazie alla ricerca sui pomodori, di cui se ne propongono ben 3 tipologie diverse a seconda dei gusti), una Mediterraneo (buzzonaglia di tonno con cipolla e pomodoro cotti nel josper) e una Zucca e gorgonzola.

L‘impasto digeribile e delicato insieme alla ricercatezza degli ingredienti per la farcitura (ne trovate anche di più pregiati, tra cui tartufo nero e addirittura wagyu) concorrono a un’esperienza tutto sommato positiva, nonostante l’estetica e il format lontano dai nostri consueti gusti. Il prezzo è in linea con quello delle altre pizzerie gourmet: difficile spendere meno di 30€ per una cena completa. In carta trovate anche frittatine di pasta e hamburger, entrambi non indimenticabili.

SISU

viennoiserie con cucina |📍Sant’Agostino
💰€

Da un paio di mesi, in zona corso Genova, è arrivato Sisu che, sebbene si qualifichi come pasticceria con una marcata passione per le viennoiseries, ha una proposta che spazia dalla colazione all’aperitivo, passando per il pranzo e per il brunch. Noi non abbiamo perso tempo e, complice una riunione in zona, ci siamo fermati per pranzo, prendendo posto in uno dei tavoli dell’ampia sala, minimal ma resa molto accogliente da dettagli ben studiati e dalla luce naturale che la illumina attraverso le grandi vetrine.

ll menu del pranzo non è lungo ma è molto invitante: noi abbiamo optato per dei classici della cucina italiana non proprio leggerissimi. “Ma famme magna’ ma che me frega” è quello che abbiamo pensato quando ci hanno servito la parmigiana di melanzane e le polpette di manzo con sugo di pomodoro fresco: piatti belli da vedere e ottimi da mangiare. Per continuare abbiamo scelto i maccheroni rigati con genovese di carne, e tutto quello che possiamo dirvi e che li risceglieremmo altre cento volte. Ovviamente non potevamo non assaggiare la pasticceria e, con grande indecisione tra le proposte in vetrina, abbiamo optato per una monoporzione di bavarese al mascarpone e fava tonka con coulis di fragole. Una chiusura perfetta.

Insomma, tutto giusto, prezzi compresi: tenete in conto che per un pranzo di due portate senza vino spenderete tra i 18 e i 30 euro. Per quanto riguarda la vetrina del bakery si va dai 2,50 euro delle viennoiseries ai 7 euro delle monoporzioni. Torneremo con piacere, magari a fare colazione o a provare il brunch.

CASA RAMEN SUPER

izakaya (ramen e piattini) |📍Isola
💰€

Era il lontano 2018 quando vi indicavamo Casa Ramen Super come oggetto di una “cena esaltante” ed è bello che, dopo 6 anni, possiamo sottoscrivere questa nostra impressione. Nel fratello ‘grande’ di Casa Ramen si continua a mangiare uno dei migliori ramen di Milano a nostro gusto, ma è con i piatti ‘collaterali’ che si vola. A cominciare dal temaki di manzo con tartare di manzo dry aged, midollo arrosto, riso ed alga nori, secondo solo a quello di Bentoteca, passando per il chawamushi, la frittata al vapore giapponese guarnita con capasanta, maionese di patate, furikake, erba cipollina e tartufo nero estivo. Ottime anche le melanzate glassate al miso un po’ piccanti, ma il piatto della serata è senza dubbio la “trota on fire“, tartare di trota salmonata con salsa ponzu, shiso, con cui farcire l’alga nori o della foglie di insalata, a mo’ di involtino. Per chi ama le zuppe, ovviamente, consigliamo in aggiunta di provare il ramen, disponibile anche nelle varianti vegetariane e asciutte, ora che fa caldo.

Il servizio è gentile e puntuale, e il prezzo coerente con la qualità delle materie prime (considerate una cinquantina di euro a testa, esagerando; in alternativa potete optare anche per l’omakase, menu fisso a 42€). Uno dei nostri posti del cuore, in grado di sopravvivere egregiamente agli anni che passano (e anche il sistema di areazione, ahinoi, crediamo sia rimasto lo stesso :D).

EGGS

ristorante con piatti a base di uova |📍Moscova
💰€

È possibile costruire un ristorante di successo incentrando tutta la proposta su un singolo ingrediente? La risposta è affermativa se l’ingrediente in questione sono le uova (universalmente riconosciute come uno dei cibi che mangiano gli angeli in paradiso) e se a capo del progetto c’è una chef come Barbara Agosti, che con il suo talento e la sua creatività ha reso Eggs a Roma uno dei locali più interessanti della Capitale. La notizia dell’apertura di Eggs anche a Milano ci aveva entusiasmato e ovviamente non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione di andare per un pranzo il prima possibile.

In un ambiente luminoso e ben arredato ma davvero troppo rumoroso (l’unico difetto della nostra esperienza) abbiamo costruito un percorso cercando di ordinare i piatti che ci sembravano più rappresentativi di un menu vastissimo. Ecco allora gli Strapazzi, divertenti assaggi di carbonara (tradizionale, con ‘nduja e tartufo) presentati su stecco, la carbonara 1954 (la prima versione ufficiale di questa ricetta, con pancetta e groviera), la carbonara viola (con cipolle caramellate) e soprattutto il gioco dell’ova, un bellissimo set di 6 gusci d’uova ripieni con abbinamenti stuzzicanti come bottarga di gallina con crema di pecorino e zucchine, zabaione salato e tartufo e mimosa di tuorlo e gelatina di crodino. Infine, abbiamo voluto concludere con un dolce (gli spaghetti di mela con mango, yogurt al limone e polvere di cocco) tecnicamente impeccabile e visivamente splendido.

Insomma, da Eggs noi ci siamo proprio divertiti non solo grazie all’indiscutibile bontà dei piatti ma anche per merito della loro presentazione giocosa e di altissimo livello. Anche il prezzo (circa 40 euro a testa) non ha guastato la nostra festa e non ha certo cancellato la voglia di tornare qui il prima possibile.

PERSIANISSIMO

ristorante iraniano |📍Corvetto
💰€€

Era da diversi mesi che volevamo provare Persianissimo, aperto in zona Corvetto da Amedeo Abadi, giovane chef di origine persiana che aveva guidato la cucina del padiglione dell’Iran di Expo 2015. Il menu propone numerosi piatti tipici della cucina iraniana: noi abbiamo assaggiato la mirza ghasemi, melanzane affumicate con polpa di pomodoro e spezie, il celo juje, filetto di pollo marinato allo zafferano con cipolla e peperoni con riso allo zafferano e pomodoro alla griglia, e il celo kubideh, misto di carne trita di agnello e vitello con aromi accompagnato sempre da riso.

Viste le porzioni davvero abbondanti non siamo riusciti ad assaggiare altro ma torneremo sicuramente a provare altri piatti tipici che ci incuriosivano molto, come il kashk bademjan, melanzana, cipolla,noci tritate e cagliata, o la kuku sabzi, cotoletta con verdure persiane, uova, crespino e noci. Il locale è ampio e spazioso, ma nella sua semplicità ci è sembrato un po’ freddo. A scaldare l’atmosfera ci ha pensato, per fortuna, la gentilezza del personale. Conto finale sui 35€ a testa circa, bere escluso.

EROICA

caffetteria con cucina |📍Porta Venezia
💰€

Largo Bellintani si trova proprio nel centro del quartiere Lazzaretto, ed è una piccola e deliziosa piazzetta dove si affaccia la Chiesa di San Carlo al Lazzaretto, con la sua peculiare forma ottagonale, e l’Eroica Caffè, dove siamo stati a fare un aperitivo. Nato come evento, Eroica è diventato nel tempo un movimento vero e proprio che promuove la diffusione del ciclismo, e che ha già locali anche a Siena, Padova e Barcellona. Il locale è una celebrazione di questo sport, e tra bici appese, manifesti a tema e scritte che inneggiano a Bartali e Coppi, c’è proprio una bella atmosfera.

Per l’aperitivo, propone i cicchetti alla veneta (3 pezzi a 7,5€, 5 a 12€ e 10 a 20€). Tra i più buoni, menzioniamo quelli con baccalà alla vicentina, con salsiccia, friarielli e pecorino e i fiori di zucca fritti con mozzarella e acciughe. Per accompagnare, abbiamo aggiunto anche un tagliere di salumi e formaggi. C’è anche un menu alla carta con diversi primi piatti, panegacci, ruote (simili alla pizza) e insalate per chi cerca qualcosa di più sostenuto per pranzo o cena. Mangiando il giusto, noi abbiamo speso una ventina di euro a testa, bere escluso.

OSTERIA DEI VINATTIERI

osteria milanese |📍San Donato Milanese
💰€

Con l’arrivo della bella stagione ci piace sempre scovare dei posti che abbiano anche uno spazio all’esterno per un pranzo o una cena all’aperto. A San Donato Milanese, quindi, siamo stati all’Osteria dei Vinattieri: un’osteria con giardino che propone piatti della tradizione milanese. La materia prima è di ottima qualità: dai salumi alla giardiniera artigianale, dai formaggi alla carne, la ricerca dietro ai prodotti serviti denota grande passione e competenza. Anche la selezione dei vini è ampissima: noi abbiamo optato per due calici di ottimo nebbiolo, ideale per un pranzo di carne (unica pecca: la quantità di vino era davvero modesta). Poi, abbiamo ordinato qualche piatto da condividere.

Per iniziare un buonissimo flan di carciofi con salsa cremosa al taleggio e nocciole tostate, e una giardiniera fatta in casa con verdure di varie consistenze, piacevole al morso. Per continuare, due evergreen delle tradizione milanese: il risotto con ossobuco di vitello e la cotoletta alla milanese vestita (con pomodorino ciliegino e rucola), entrambi eccezionali e realizzati a opera d’arte; e un contorno di coste saltate con aglio, olio e peperoncino per provare a “sgrassare”. Per concludere, dato che uno spazio per il dolce c’è sempre, ci siamo fatti tentare dal crumble di mele servito con gelato alla crema. Sul menu non mancano anche proposte di carne alla griglia, pesce e primi piatti di pasta fatta in casa. Le porzioni sono abbondanti: per gustare a pieno un primo o un secondo di carne da soli vi consigliamo di andarci piano con gli antipasti!

Il servizio è cordiale, accorto e professionale e l’ambiente, sia interno che esterno, è molto accogliente. Il conto in due è stato poco più di 100€, forse un filo alto trattandosi pur sempre di un’osteria (anche se raffinata). Ci sentiamo comunque di consigliarvela per un pranzo domenicale in famiglia, una cena romantica o un’occasione speciale. Se la giornata lo permette vi suggeriamo di prenotare (per tempo) un tavolo all’esterno.

DENIS PIZZA DI MONTAGNA

pizzeria gourmet |📍Moscova
💰€

Ristoranti a Milano Denis pizza di montagna
La pizza di Denis | © Tommaso Prada

Era da tempo che il nome di Denis campeggiava nella nostra wishlist ma chissà per quali strani motivi non eravamo ancora andati a provare la sua famosissima pizza. Qualche settimana fa abbiamo finalmente rimediato prenotando un pranzo nel ristorante in via Statuto (un altro è in via Melzo), un bel locale dagli arredi in legno molto luminoso e accogliente. Come forse sapete, la pizza di Denis è sottilie e croccante, realizzata con un impasto con pochissimo sale, ma con un segretissimo mix di spezie di montagna ormai quasi leggendario. Oltre alla leggerezza e alla digeribilità, il punto di forza delle pizze sono gli ingredienti ricercati e di qualità che le guarniscono e in effetti le nostre esternazioni di meraviglia sono state numerose durante la lettura del menu. Alla fine la scelta è ricaduta sulla Variazione di Rosa con prosciutto cotto, cipolla al lampone, mousse di parmigiano, mandorle tostate e saba (mosto d’uva cotto), la Bio Orto con verdure di stagione e melograno e la Brividi Intensi con erbette selvatiche, salsiccia abbrustolita, porro fritto e una fonduta di pecorino versata al momento del servizio da un pentolino che con la nostra consueta faccia tosta abbiamo provato – invano – a farci lasciare al tavolo. Che dire? Non ce ne vorranno i puristi, ma nell’infinito dibattito tra chi preferisce la classica napoletana e chi la versione bassa e croccante, grazie a questa pizza davvero pazzesca ora la nostra personalissima bilancia inizia a pendere a favore della seconda squadra! I prezzi, nonostante siano più alti rispetto a quelli delle pizzerie più tradizionali, sono tutto sommato corretti (le pizze vanno da 10 a 25 euro) e commisurati alla indubbia qualità degli ingredienti e alla cura con cui trattati.

BITES

ristorante contemporaneo |📍Porta Venezia
💰€
€€

Finalmente ce l’abbiamo fatta a rimediare a questa grande mancanza per cui, a causa di una concatenazione di vari motivi, Bites non era ancora presente sul nostro blog: aperto a inizio 2020, non esattamente un momento fortunatissimo, questo ristorante di cucina ‘contemporanea’ in Porta Venezia ha fatto parlare di sé (meno di quanto avrebbe dovuto, a nostro avviso) per la sua atmosfera ‘rarefatta’ – i posti a sedere, suddivisi tra il bancone e qualche tavolino, sono solo 18 -, e per le sperimentazioni in cucina.

I piatti, sicuramente, non sono banali, il che in una Milano sempre più omologata coi famigerati “piattini” o i taglieri, è un grande punto a favore. Noi abbiamo scelto il menu degustazione da 8 uscite (ce n’è uno da 6 e uno da una decina, oltre alla possibilità di ordinare alla carta) e alcune portate ci hanno davvero stupito: prima tra tutte, il favoloso calamaro con taccole, yukuzosho e riccio di mare, un tuffo nella sapidità marina attutito dall’acidità dell’agrume giapponese. Ottimo anche il chawanmushi (la ‘frittata’ giapponese al vapore) servito con cannolicchi, aringa affumicata, fagiolini, peperone rosso e blanquette al timo e l’ostrica con fave, primosale, erba pepe e aneto.

Il percorso ha toccato vette sicuramente più alte in alcuni momenti rispetto ad altri, ma nel complesso ci ha divertito e fatto stare bene, complice anche l’ambiente raccolto e il servizio premuroso e preparato. Il conto è sicuramente da occasione (65€, 85€ e 130€ sono i costi dei tre menu degustazione, alla carta si spazia tra gli 8 e i 15 euro ma per modiche porzioni: Bites, dopotutto, vuol dire “morso”), ma almeno sarà stata un’occasione un po’ diversa dal solito. Punto in più a favore: si beve anche molto bene.

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1 commento

MANGIARE&BERE: I POSTI PREFERITI DELLA REDAZIONE A MILANO - Conosco un posto 26/08/2024 - 4:01 pm

[…] BITES (Porta Venezia, €€€) […]

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